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World Heritage

Nel territorio sono presenti emergenze di valore naturalistico pressoché uniche, endemismi di vario genere, oltre la presenza del lupo e della lontra, unitamente a siti archeologici (Paestum, Velia) e beni monumentali (Certosa di Padula) di rilevanza internazionale, che hanno valso al territorio il riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità con l’inserimento nel 1998 del Parco tra i Siti UNESCO.

Paestum – Area Geoarcheologica (Geosito Paestum Travertino)

Nel Golfo di Salerno, durante il VII secolo a.C., vicino al mare fu fondata dagli Achei la città di Poseidonia. La città ancora oggi, con la sua cerchia muraria (4.750 m), con i suoi tre templi Dorici (denominati Basilica, Tempio di Nettuno e Tempio di Cerere), e con gli altri templi inferiori (più piccoli) forma il più importante e suggestivo complesso architettonico della Magna Graecia. Nel IV secolo a.C. la greca Poseidonia divenne la lucana Paistom ed un secolo dopo, con l’arrivo dei Romani, assunse il nome di Paestum. Il Museo Nazionale, che viene arricchito da continui scavi, contiene lavori di importanza storica ed artistica (l’affresco “La Tomba del Tuffatore”, raro esempio di pittura greca, è stato ritrovato (è stato riportato alla luce) nel 1968).

Elea - Velia – Area Geoarcheologica (Geosito Conglomerati di Velia)

L’area Archeologica di Elea-Velia è stata fondata nel 540 a.C. dai Focei, famosa in particolare per la Scuola Filosofica fondata da Parmenide e Zenone. Elea-Velia era anche centro della Scuola Medica Eleatica, di cui la Scuola Medica Salernitana ne è la diretta discendente che nei secoli ne ha perpetuato i suoi principi ispiratori. L’intera area archeologica era originariamente divisa in tre settori, di cui due riconoscibili in veri e propri quartieri con un porto militare, “Agorà”, installazione termale, santuario ed Acropoli, caratterizzato dai resti di un piccolo teatro databile nel III secolo a.C.. Gioiello dell’antica città è la Porta Rosa (lo scopritore Mario Napoli la ribattezzò così in omaggio al nome della moglie) il più importante monumento civile Greco presente in Magna Grecia, che si presenta come un grande muro frontale aperto da una porta ad arco. L’area archeologica è stata dichiarata “Patrimonio Mondiale dell’Umanità – UNESCO”.

Certosa di Padula (Geosito Bacino del Lago di Padula)

La Certosa di Padula, conosciuta anche come Certosa di San Lorenzo, è la più grande Certosa in Italia oltre che la più famosa, ed è situata nel comune di Padula, nel Vallo di Diano nella Provincia di Salerno. Dal 1998 è stata dichiarata “Patrimonio Mondiale dell’Umanità – UNESCO”. La Certosa è stata fondata nel 1306 da Tommaso Sanseverino all’interno di un esistente cenobio ed è dedicata a San Lorenzo. La sua struttura ricorda l’immagine della graticola sulla quale il Santo venne bruciato vivo. La storia della struttura copre un periodo di 450 anni circa. La parte principale della Certosa è in stile Barocco ed ha una superficie di 50.500 m²s sui cui sono dislocate 320 stanze. Il monastero presenta il più grande chiostro al mondo (con i suoi 12.000 m²s) contornato da 84 colonne. Oggi la Certosa accoglie il museo archeologico della Lucania, che contiene una collezione di reperti provenienti dagli scavi delle Necropoli di Sala Consilina e Padula. Questo museo copre un periodo che va dalla Preistoria fino all’Ellenismo.

Cave di Camerota – Area Geoarcheologica (Geosito Grotte Costiere di Camerota) 

I siti preistorici della Costa di Camerota sono una importante testimonianza sia della densità delle zone abitate che dell’ampio arco cronologico che esse coprono (500.000 anni fa fino all’inizio della storia). Le tracce più antiche della presenza degli uomini sono riscontrabili dagli utensili di pietra databili intorno al mezzo milione di anni fa. Un po’ più recenti, ma comunque risalenti al Paleolitico inferiore, sono i reperti di Cala d’Arconte e Capo Grosso che includono degli splendidi Bifacciali, utensili di pietra. Di notevole importanza è il resto fossile di un uomo di Neanderthal ritrovato nel Riparo del Poggio, nel luogo chiamato Lentiscelle. L’avvento del Paleolitico superiore (tra i 25.000 ed i 10.000 anni fa) e dell’Homo Sapiens sono documentati nella Grotta della Cala in cui, in una successione stratigrafica regolare, sono anche riscontrabili il periodo “Aurignaziano” (30.000 anni fa), il periodo “Gravettiano” (27.000 anni fa) e il periodo “Epigravettiano“ (dai 16.000 ai 10.000 anni fa). La successione stratigrafica trova estensione e completamento nella vicina Grotta della Serratura, dove i livelli dell’Epigravettiano del Mesolitico (8.000-9.000 anni fa) e del Neolitico (6.000 anni fa fino al presente) si sovrappongono. Il periodo più recente del Cilento preistorico è rappresentato dai livelli dell’età del Bronzo (3.700 anni fa circa), presenti in più siti, ma specialmente nella Grotta del Noglio.