Tu sei qui

Convivere con il Lupo, conoscere per preservare

Parchi aderenti

  • Parco Nazionale Alta Murgia (Capofila)
  • Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni
  • Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, Val d’Agri Lagonegrese
  • Parco Nazionale dell'Aspromonte
  • Parco Nazionale del Gargano
  • Parco Nazionale del Pollino
  • Parco Nazionale della Sila

Scheda del progetto

In Italia le popolazioni di lupo (Canis lupus) hanno subito una forte contrazione dopo la seconda guerra mondiale, arrivando quasi all'estinzione. Negli anni '70 del secolo scorso fu stimato che in Italia sopravvivevano circa 100 lupi, divisi in due popolazioni isolate nel Cenmtroe Sud degli Appennini. Le cause di tale declino vanno individuate nelle uccisoni da paret dell'uomo, la riduzione degli habitat idonei alla specie e alla riduzione delleprede naturali. In Italia la specie è legalmente protetta ed oggetto di ricerca dal 1971 Fortunatamente, negli utimi 40 anni il trend si è invertito e i lupi hannao ricolonizzato buona parte del loro areale storico con un numero di circa 1.500 individui. Studi recenti hanno confermato che la popolazione di lupo italiana è una distinta sottospecie, definita lupo appenninico (Canis lupus italicus), e ciò ne aumenta ulteriormente l'importanza conservazionistica.

Un problema molto importante per la convivenza uomo - lupo è legato alla predazione delle specie domestiche, con notevoli episodi di bracconaggio che rappresenta la principale causa di mortalità della specie. Gestire tale conflitto è, quindi, fondamentale per la conservazione del lupo appenninico. In aumento anche l'ibridazione con i cani, segnalata in molte aree dell'Appennino e considerata come una minaccia molto importante.

Con il “Piano d’azione nazionale per la conservazione del lupo”, redatto nel 2002 dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in collaborazione con l'ISPRA, sono state individuate le possibili azioni per favorire la conservazione della specie. Nella proposta di revisione al Piano d'Azione redatta nel 2017 erano previsti possibili abbattimenti dei lupi per mitigare il conflitto con le attività zootecniche. Nel 2019 il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha elaborato un nuovo Piano in sostituzione di quello del 2002 che esclude gli abbattimenti. Tale Piano è frutto di un lungo processo di consultazione conRegioni, Province Autonome, ISPRA e portatori di interesse e attualmente è all’approvazione della Conferenza Stato-Regioni.

I Parchi Nazionali dell'Appennino meridionale hanno avviato il progetto di sistema anche in attuazione del Piano d'azione con i seguenti obiettivi startegici:

  • aumentare le conoscenze scientifiche sulla popolazione appenninica di questa specie;
  • analizzare il ruolo delle aree di connessione funzionale (corridoi ecologici);
  • ridurre le minacce o i fattori limitanti per la specie;
  • sensibilizzare le collettività locali;
  • attenuare i conflitti tra il lupo e le attività dell’uomo.

Le azioni di progetto attualmente in corso sono:

  • Censimento mediante campionamento genetico non invasivo
  • Monitoraggio intensivo con videofototrappole
  • Monitoraggio mediante altre metodiche (wolf howling, tracce su neve)
  • Analisi dei danni da predazioni
  • Attività intensive di prevenzione e controllo dei danni da predazioni
  • Standardizzazione e organizzazione dei dati raccolti