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Nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, si trova Roscigno Vecchia, una città fantasma rimasta intatta come un’immagine congelata nel tempo. La città è stata abbandonata nei primi del XX secolo a causa di frane e movimenti del suolo che l’hanno resa inabitabile.

Per questo motivo, Roscigno Vecchia è spesso definita come la “Pompei del XXI secolo”. Passeggiando per le sue strade, è possibile ammirare le antiche case in pietra, le stanze con i letti di un tempo, il mobilio della cucina e la stalla, tutto rimasto come era un tempo fa.

Nella città fantasma, l’unico abitante rimasto è Giuseppe Spagnuolo, una sorta di “genius loci” che accoglie i visitatori e li guida alla scoperta delle meraviglie del borgo. Inoltre, grazie all’opera dei volontari della Pro Loco, è possibile visitare le case di un tempo e il Museo della Civiltà Contadina, dove si possono ammirare gli oggetti e gli attrezzi utilizzati dagli abitanti di Roscigno Vecchia nel corso dei secoli.