Flora
La complessità geologica e geomorfologica del territorio del Parco assicura una diversità floristica e vegetazionale unica. Numerose specie botaniche endemiche, cioè peculiari di questa determinata area, sono indicatori di questa diversità.
In un tentativo di semplificazione, il territorio può essere suddiviso in tre grandi aree omogenee: il complesso Gelbison-Cervati, i monti Alburni e il Cilento costiero.
Ognuna di queste aree è caratterizzata da numerose specie botaniche che la rendono facilmente riconoscibile e singolare. Ad esempio, la famosa Primula di Palinuro (Primula palinuri) e le pinete di pino d’Aleppo (Pinus halepensis) sono simboli del territorio costiero, mentre le ampie faggete (Fagus sylvatica) del complesso Gelbison-Cervati e le leccete miste a macchia mediterranea dei versanti assolati e rocciosi del massiccio degli Alburni sono emblematiche delle rispettive zone.
Sulle spiagge, tra le comunità delle sabbie, è ancora presente il sempre più raro Giglio marino (Pancratium maritimum). Sulle scogliere a diretto contatto con gli spruzzi del mare vivono fitocenosi ad alofite estremamente specializzate e dominate dalla endemica Statice salernitana (Limonium remotispiculum). Sulle frequenti falesie costiere, gli aggruppamenti rupicoli mediterranei sono costellati di preziosi endemiti come la Primula di Palinuro, il Garofano delle rupi (Dianthus rupicola), la Centaurea (Centaurea cineraria), l’Iberide florida (Iberis semperflorens), la Campanula napoletana (Campanula fragilis) ed altre ancora che caratterizzano, con le loro fioriture, un paesaggio costiero di rara bellezza.
Nella fascia mediterraneo-arida, la macchia mediterranea è multiforme e policroma, arricchita qui in due sole località costiere dalla Ginestra del Cilento (Genista cilentina), una specie individuata soltanto nel 1993, dal Carrubo (Ceratonia siliqua), dal Ginepro rosso o fenicio (Juniperus phoenicea), dai lembi di leccete e dai boschetti a Pino d’Aleppo (Pinus halepensis). Nell’area costiera, il tessuto dei boschi sempreverdi e della macchia mediterranea è permeato dagli uliveti, giardini quasi naturali che si confondono e si integrano nella calda natura delle coste cilentane.